Come avevo accennato qualche giorno fa, me ne sono andata all’estero per un po’.
Ora sono in Boemia a trovare V. (sì, sempre lui) e fino ad ora sono stata stra fortunata perchè qui è scoppiata la primavera (anche se nel weekend hanno previsto un nuovo abbassamento delle temperature). Ma io per il momento me la godo tutta.
V. ha finalmente consegnato la tesi – eh sì, fra poco si laurea anche lui – e quindi ieri abbiamo deciso di cucinare qualcosa per la famiglia. E dato che da quando è tornato in patria non ha più mangiato pasta dopo la cura che si è fatto in Italia, ho proposto un primo con il pesto genovese, che gli avevo sempre promesso.
Per di più nel blog ne avevo sempre parlato tra le pasta dinners in Svezia e l’esperimento di coltivazione, ma in effetti non avevo mai postato la ricetta.
Tady máte!
Pesto alla genovese
Ingredienti (per 6 persone)
3 piantine di basilico (circa 100 gr)
80 gr di parmigiano
150 ml di olio evo
2 spicchi di aglio
pinoli a piacere
sale qb
Preparazione
Ponete tutto nel mixer: foglie di basilico lavate e ben asciugate, il parmigiano tagliato a pezzi, l’olio, i pinoli, l’aglio e il sale. Tritate per bene fino ad ottenere una crema.
Per il tipo di pasta ci vorrebbero le trofie, come mi ha sempre detto G., il mio caro amico di Genova. Oppure noi in famiglia mangiamo sempre i gnocchetti sardi (non me ne vogliano i genovesi, so che può sembrare un controsenso, ma a me piacciono un sacco fatti così).
Qui in Boemia, purtroppo, non c’è molta varietà di tipi di pasta, per cui abbiamo optato le farfalle.
Apprezzatissima da tutta la famiglia. E’ sempre bello portare un po’ di Italia all’estero.
E quando si tratta di cibo, è uno dei pochi momenti in cui mi sento patriottica.
il pesto genovese piace tantissimo a tutta la famiglia, infatti in estate ne faccio una bella scorta (della serie che passo anche mezza giornata a prepararlo) che poi congelo, così posso usarlo tutto l’anno!