Un quarto di secolo e mille altre novità

In questo post dovrei raccontare un sacco di cose, perchè nelle ultime settimane ne sono successe davvero di tutti i colori. In positivo, comunque.

Beh, intanto direi di cominciare dal quarto di secolo della sottoscritta, festeggiato ieri a letto con 38 di febbre. Che volete, doveva andare così, pazienza. In compenso, ho ricevuto così tanti messaggi e chiamate di auguri che mi han risollevato non di poco la giornata.
Per fortuna oggi sto meglio e sono prontissima a festeggiare stasera con la mia lovely famiglia, quella vera, diciamo, dato che l’anno scorso ho trascorso il mio födelsedagen con quella svedese, che comunque anche quest’anno si è fatta sentire vicinissima, nonostante sia ormai sparsa in tutto il mondo – e, ancora una volta, grazie ERASMUS!

Naturalmente, anche per la ricorrenza di quest’anno, non sono voluta rimanere con le mani in mano. Ma stavolta ho voluto pensarla un po’ più in grande (non me ne voglia la mia cara torta pere e cioccolato dello scorso anno), dato che nel frattempo l’esperienza in pasticceria della sottoscritta è un pochino migliorata.

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Esatto, la ricetta che vi lascio oggi è proprio di questa tortina qui.
Ma aspettate un attimino, ho da raccontarvi ancora un paio di cosette. Però se non ne avete voglia di leggere, saltate direttamente alla ricetta più in basso. Nessun obbligo di lettura.

Dov’ero rimasta?
Ah, sì.
La permanenza in terra boema è andata molto bene, con tanto di importazione di buona cucina italiana (come il pesto genovese e la carbonara, che magari sarà oggetto di una flash ricetta più avanti, dato che ho collaudato la mia versione).
Poi c’è stata una deviazione in Olanda per un paio di giorni e fra poco vi dirò il perchè.
Infine di nuovo tra i monti per una bella reunion con alcuni dei miei cari Erasmi.
Ma questa settimana ho anche ufficialmente detto “addio” ai quei cari monti che mi hanno ospitata negli ultimi 7 mesi. Quanti ricordi.
Ma si fermerà mai da qualche parte questa qui?, vi chiederete.
Eh no, altrimenti che bello c’è?

Quale il motivo di questo ennesimo cambiamento?
Beh, intanto mi è scaduto il contratto di casa. E quindi me ne sto nella mia casetta in patria per un po’ e mi godo la famiglia. E credo di far bene perchè a metà maggio si aprirà un nuovo capitolo per la sottoscritta – e per Aroma di Cannella di conseguenza, perchè ormai siamo un tutt’uno (ma che dolcezza mi prende oggi <3).
Ebbene sì, dalla metà del mese delle ciliegie mi trasferirò in Olanda per il dottorato (quella volta in cui stavo cucinando il torskfilé c’ero andata molto vicina). E là nei Paesi Bassi ci trascorrerò i prossimi 3 anni della mia vita.

Bam, che novità, eh?
Vi aggiornerò sicuramente con più dettagli prossimamente. Ora che sono a casetta a prepararmi per il grande trasferimento, avrò certamente tempo per cucinare un bel po’ e quindi per raccontarvi gli sviluppi. E non vedo l’ora di sperimentare la cucina olandese e scoprire tantissime nuove ricette e tradizioni culinarie!

Ma intanto per oggi (e finalmente!, direte) vi lascio la ricetta della Torta 25.
Che originalità!, direte ancora.
Non so a voi, ma, almeno a me, suona da tappa importante.

Torta 25

Ingredienti

Per il Pan di Spagna

6 uova
8 cucchiai di acqua tiepida
200 gr di zucchero
200 gr di farina
100 gr di fecola
2 bustine di lievito per dolci

Per la crema pasticcera

500 ml di latte fresco (senza lattosio)
6 tuorli d’uovo
150 gr di zucchero
40 gr di farina
1 bustina di vanillina

Per la bagna alla fragola

50 ml di acqua
25 gr di zucchero
1 fragola

Per le decorazioni

300 gr di fragole
50 gr di mirtilli
50 gr di lamponi
70 gr di mandorle a lamelle
50 gr di granella di nocciola
300 ml di panna fresca

Preparazione

Accendete il forno a 175° gradi e preparate il Pan di Spagna come ho fatto qui. Versate il composto in una tortiera con gancio spruzzata di spray staccante e infornate per 30/40, controllando che non si imbrunisca troppo. Una volta pronto, lasciate raffreddare completamente il Pan di Spagna. Nel frattempo preparate la crema pasticcera.

Per la crema pasticcera

In un pentolino capiente ponete il latte, accendete un fuoco dolce e, quando sfiorerà il bollore, spegnete.

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Nel frattempo sbattete i tuorli con zucchero fino ad ottenere un composto spumoso. Poi aggiungete la farina e la vanillina.

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Unite il composto al latte e accendete nuovamente il fuoco dolce, mescolando continuamente con una frusta  per addensare.

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Quando la crema sarà densa e avrà raggiunto la consistenza che preferite, spegnete il fuoco e versatela in una terrina di vetro, che coprirete subito con la pellicola trasparente, facendola aderire bene alla crema. Fate raffreddare a temperatura ambiente e poi ponete in frigorifero.

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Preparate la bagna alla fragola come ho fatto qui e ora siete pronti per cominciare ad assemblare la torta.

Cominciate tagliando il Pan di Spagna in tre parti, che andrete prima a spruzzare con la bagna e poi a farcire: abbondante crema pasticcera e fragole tagliate a pezzettini (ricordate di conservarne 4 per la decorazione della torta).

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Montate 200 ml di panna e ricoprite per bene tutta la torta, che andrete poi a riporre in frigorifero per la notte.

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Ed ora sbizzarritevi con le decorazioni.
Cospargete la superficie della torta con la granella di nocciola e ricoprite i bordi con le mandorle a lamelle.

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Montate la restante panna che utilizzerete sia per ciuffetti decorativi sia come collante per i mirtilli, i lamponi e le fragole. E per la composizione, usate la fantasia!

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2 thoughts on “Un quarto di secolo e mille altre novità

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