Da ormai un anno e mezzo trasferita in Olanda, oggi celebro il mio primo Sinterklaas, ossia San Nicola, il babbo natale della terra dei tulipani.
La storia dell’arrivo di Sinterklaas, accompagnato dagli assistenti Zwarte Pieten, e il dibattito se si tratti di folklore o razzismo che San Nicola sia circondato da aiutanti di colore, sono tra le prime cose che mi sono state raccontate sulle tradizioni tipiche dell’Olanda.
Come ho accennato più volte, la terra dei tulipani non passa alla storia per avere chissà quale peculiare bagaglio di usi, costumi, tradizioni, cucina tipica o altro. Ma quella di Sinterklaas, di origine turche ma abitante in Spagna, che arriva su un cavallo bianco (accompagnato dai neri Pieten vestiti con i coloratissimi abiti moreschi tipici della Spagna del XVI secolo) per portare i doni ai bimbi olandesi, è forse una delle più tipiche tradizioni folkloristiche del paese.
Vi risparmio il perchè e il per come ogni anno, da settembre a dicembre, i media olandesi abbondino di servizi sul fatto di mantenere o abolire tale tradizione per via di questioni razziali. Ma sta di fatto che, dall’arrivo di San Nicola (verso la fine di novembre) al giorno del suo onomastico, ovunque si respira un’atmosfera di festa, in un clima che sembra quasi Natale ma Natale non è. Con le luci per le strade, i negozi che abbondano di abeti, addobbi e candele. Mi capita spesso di vedere per le strade genitori portare per mano bimbi con la faccia dipinta di nero e vestiti come i paggetti Pieten; trovare ovunque (alla cassa dei negozi, sulla scrivania della segretaria di dipartimento, al supermercato, nei ristoranti) i kruidnoten, i biscottini tipici di questa festività, che profumano di cannella, noce moscata e cardamomo; ricevere e scambiare cioccolata a forma di lettera iniziale del proprio nome.
Così in questo clima di festa, stasera festeggerò il mio primo Sinterklaas con alcuni amici. Ci siamo risparmiati la preparazione delle poesie canzonatorie che di solito si scambiano gli adulti la sera del 5 dicembre (siamo tutti troppo impegnati con lo studio, dottorato, lavoro). Ma almeno ci siamo organizzati per ricevere un regalo ciascuno. Sempre che il buon Nicola riterrà che ce lo meritiamo per aver fatto i bravi durante l’anno.
Non mancheranno di certo i kruidnoten. Purtroppo comprati al supermercato perchè, ahimè, per mancanza di tempo non sono riuscita a prepararli.
Ma la ricetta che vi lascio oggi è comunque quella di questi biscottini perchè la sperimentazione non è mancata, qualche settimana fa, in un momento di super-stress da extra lavoro – la mia lunga assenza dal blog e l’abbondanza di dolci flash ricette deve avervi già fatto intuire il periodo che sto avendo. Dico solo che adoro il mix di spezie che ci va dentro ai kruidnoten (o pepernoten, come chiamano più comunemente gli olandesi), ormai lo aggiungo a molti dolci in questo periodo. Vi lascio solo immaginare come si sposa bene con la zucca.
Okay, promesso. Pubblicherò la pila di ricette nella cartella bozze presto. Spero.

Kruidnoten
Ingredienti per 25/30 palline
100 gr di farina
1 cucchiaino di lievito
50 gr di burro ammorbidito
50 gr di zucchero di canna
2 cucchiai di latte
10 gr di spezie per speculaas (che potete sostituire con un mix ben tritato di cannella, coriandolo, noce moscata, chiodi di garofano, zenzero, cardamomo)
Procedimento
Con le mani lavorate il burro assieme allo zucchero. Dopo aver setacciato farina, lievito e spezie, unite le polveri al composto e aggiungete il latte. Impastate bene fino ad ottenere un impasto omogeneo, che andrete poi a dividere in tante palline un po’ schiacciate.
Posizionate le palline su una teglia rivestita da carta da forno.
Infornate a forno caldo statico a 180° gradi.
Interessante! Grazie Anna. Buon Sinterklaas!