L’avventura svedese si sta per chiudere ormai. Con mia grande tristezza. Ancora due giorni e prenderò l’aereo per tornare a casa, dopo cinque mesi straordinari, che sono letteralmente volati. Quindi credo proprio che questo sarà l’ultimo post che scriverò dalla Svezia, anche se Aroma di Cannella continuerà, anche quando sarò rientrata in patria. La motivazione è stata buona all’inizio per cominciare questa avventura di scrittura culinaria, ma del resto si trattava pur sempre di un’idea che, come già detto nei primissimi post, mi gironzolava per la testa da un bel po’. Quindi continuerò a scrivere le mie sperimentazioni ai fornelli e chissà che il diario non continui un domani in qualche altro paese!
Questo Erasmus è stata davvero un’esperienza unica e meravigliosa e in tutta sincerità spero proprio di poterci ritornare, qui in Svezia. Mi sono ovviamente affezionata, del resto la cosa è molto facile se ci si trova e si vive bene!
Come ultimo post in diretta dalla Svezia, ho quindi deciso di proporre una ricetta svedese: mjölkstuvade makaroner med hemlagade köttbullar, che, tradotto in italiano, sarebbe pasta cucinata nel latte con polpette di carne fatte in casa.
Un enorme grazie va a N., il mio amico svedese che negli ultimi quattro mesi mi ha sopportato nella mia insaziabile curiosità di conoscere la cucina svedese e per avermi aiutato a preparare le mie tanto amate kanelbullar.
E naturalmente per la cena non potevo prepararle per un’ultima volta!
La ricetta di oggi è un piatto tipico svedese, che abbiamo deciso di preparare tutti insieme come ultima cena prima della partenza. Sicché io e le mie due super canadesi S. e L. siamo andate a casa di N e abbiamo cucinato questo piatto e consumato una cena svedese come si deve.
La prima volta che N. mi aveva parlato di cucinare la pasta con il latte mi aveva lasciato perplessa ma incuriosita allo stesso tempo. Non l’avevo mai sentita e soprattutto non riuscivo ad immaginarmi la fase di cottura nel latte.
Così, promessa mantenuta, abbiamo preparato insieme anche questo piatto di makaroner, un tipo di “pasta” – virgolette volute – simile alla nostra pastina da minestra; si tratta di un prodotto fatto ad hoc per la Svezia, almeno non l’ho mai visto da altre parti. Ma si sa che quando i piatti vengono importati in un nuovo paese vengono adattati ai gusti locali o vengono direttamente prodotte versioni ad hoc (e qui mi non può non venirmi in mente il corso di Culture and Globalization che ho seguito al primo anno di magistrale). Se siete curiosi, comunque, i makaroner sono questi qui.
E la tradizione vuole che, assieme a questa cremosa versione di pasta cotta con il latte, si mangino le köttbullar, le polpette di carne, che da bravi abbiamo preparato da zero.
Ecco quindi la ricetta del piatto del nostro team italo-canada-svedese alla Masterchef.
Mjölkstuvade makaroner med hemlagade köttbullar
Ingredienti (per 4 persone)
Per le köttbullar
500 gr di macinato di carne di manzo (o quel che preferite)
mezzo litro di panna da cucina (senza lattosio)
5 cucchiai di pan grattato
1 cipolla
1 uovo
30 gr di burro (senza lattosio)
Per la pasta al latte
30 gr di burro
1 litro di latte
sale e pepe
400 gr di makaroner
Preparazione
Per le köttbullar
In una ciotola versate la panna da cucina con il pan grattato; aggiungete la cipolla tagliata fine, l’uovo e infine la carne.
Impastate bene il tutto e cominciate la preparazione delle palline (è stato compito mio, di L. e S.).
In una padella antiaderente ponete il burro e cucinate le köttbullar.
Nel frattempo occupatevi della pasta. In una pentola fondete il burro e aggiungete il litro di latte. Salate e pepate a piacere. Quando il latte è caldo, aggiungete i makaroner e continuate a mescolare fintantoché il latte non venga assorbito e la pasta si cuocia.
Il piatto è pronto.
Eh sì, ho mangiato carne dopo mesi, ma per questa volta ne valeva la pena! E ho pure usato il ketchup, che mai mi è piaciuto.
Accompagnare il tutto con un bicchiere di vino bianco si è rivelato poi una giusta scelta.
***
A chiusura di questa esperienza, una nota.
Voglio davvero ringraziare tutti coloro che ne sono stati parte, anche nella piccola dimensione culinaria di questa avventura. Ho imparato molto, anche per quanto riguarda la cucina, e ho capito che gli altri, soprattutto se provengono da mondi più o meno lontani dal tuo, sono una ricchezza incredibile.
Con questo lungo viaggio in Svezia ho deciso di inaugurare una nuova tradizione su idea di S., e ringrazio E., il mio amico spagnolo, per avermi regalato questo:
Un bel libricino di ricette di dolci in lingua svedese.
Quale sarà il prossimo?