Sarà lo spirito dei mercatini di Natale, il vin brulé bevuto al posto dell’aperitivo, le luci per le strade, ma lunedì ho voluto provare un piatto tipico trentino, giusto per dare un omaggio alla regione che mi ha ospitato negli ultimi cinque anni di vita da studente.
Ovvio, oggi siamo sabato e giustamente trovo solo ora il tempo per scrivere questo post, ma devo dire che lo scorso weekend mi sono concessa una bella pausa dalla tesi. Quando la settimana prima eravamo stati al Muse per l’ultimo seminario del ciclo di incontri che avevamo organizzato (noi intendo il team del mio relatore di tesi), avevo ricevuto una bella bottiglia di Teroldego, un vino rosso molto deciso di gusto (soprattutto per me, che il rosso non piace tanto) tipico del Trentino. E qui c’è tradizione di usarlo per cucinare il risotto.
Quando sono stati qui i miei, ho voluto aprire la bottiglia ma ne abbiamo bevuto assai poco perché decisamente troppo forte per il pranzo che avevo preparato. Quindi mi son detta, un’altra bella ricetta per Aroma di Cannella.
Così lunedì scorso ho sperimentato questo primo piatto e ho fatto una cenetta per le mie coinquiline e per due amici, V. dalla Repubblica Ceca (sì, è sempre lui, quello del cake design) e J., finlandese, di cui credo non aver mai parlato. Dopo un brulé ai mercatini, li ho invitati a cena e, dopo aver impastato al volo i mitici muffin vegani al cioccolato che mi salvano sempre, velocissimi da preparare e speciali da mangiare, mi sono data al risotto.
Buono direi. E il vino si sentiva. Eccome, che si sentiva.
Risotto al Teroldego
Ingredienti (per 5 persone)
500 gr di riso vialone nano
500 ml di vino rosso Teroldego
1 l di brodo vegetale
mezza cipolla
3 cucchiai di olio di oliva
30 gr di burro
30 gr di parmigiano grattuggiato
Preparazione
In una padella antiaderente rosolate la cipolla tagliata fine con l’olio.
Aggiungete poi il riso e tostatelo per qualche minuto, mescolando.
Versate poi tutto il vino e lasciate evaporare, tenendo sempre mescolato. Quando assorbito, unite il brodo un po’ alla volta fino ad ultimare la cottura.
Mantecate con il burro e il parmigiano grattuggiato.
Et voilà!
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Certamente!