Oggi voglio proprio essere generosa e vi regalo ben due ricette, più una terza che ne è uscita involontariamente.
Come avevo già accennato un po’ tempo fa, se qualcuno mi chiedesse (come hanno fatto all’epoca) a cosa non potrei rinunciare a livello alimentare, direi proprio che non potrei vivere senza verdura. Non voglio essere noiosa su questo punto nè cominciare discorsi da “pro verdura” perchè, per chi mi segue da un po’, ho già illustrato i miei motivi per cui non mi cibo di carne ma non posso allo stesso rinunciare al pesce (mi definisco “pescetariana“, infatti).
Comunque, tornando al discorso delle mie irrinunciabili verdure, sono sincera, ne mangio davvero a chili durante la settimana, anche perchè ho abolito il pane dalla mia alimentazione e mi devo riempire lo stomaco in qualche modo, soprattutto in fase dieta (perchè, per fortuna, posso mangiarne quanta voglio).
E se ne sono accorti i miei che, da quando sono tornata a casa, vedono che di verdura ne va sparisce di continuo dal frigo.
Questo mi porta dunque a sperimentare molto in cucina con i contorni e questa settimana ho proprio voluto darmi da fare (e prevedo altro nei prossimi giorni). Anche perchè, ora che son sempre a casa in fase preparazione per la partenza, volutamente mi prendo tempo e onere di preparare pranzo e cena per la famiglia (quasi sempre, praticamente). Cosa che infatti avevo previsto correttamente.
Pertanto ieri ho cominciato imparando finalmente come cucinare i carciofi in umido che, sinceramente, non avevo mai preparato perchè è sempre stato l’onere del papi. E questa, quindi, è la prima ricetta di oggi.
Ma non finisce qui. Quando ero in terra boema, un giorno che sono uscita a pranzo con V. ho assaggiato (per la prima volta, e mannaggia a me che non le ho scoperte prima) le barbabietole al forno in una deliziosa cremina al parmigiano, accompagnate da un tortino di patate (davvero, in Repubblica Ceca ne fanno di stra deliziosi, dovrò imparare anche questo).
Le barbabietole sono poi state protagoniste di una salsina strepitosa per dei finger food (altra ricetta che posterò prima o poi) che B. (ragazza dalla Repubblica Ceca) ha preparato per la nostra festa di compleanno, che abbiamo festeggiato a fine marzo assieme a C. (Spagna). E che è stata occasione della rimpatriata con gli Erasmi di cui vi avevo già parlato qui (quanti link in questo post miseria).
Ecco dunque per voi oggi ben due ricette di contorno, con tanto di suggerimenti di portate principali: una vegetariana, una pescetariana e una carnivora.
Di lusso, oggi.
Carciofi in umido
Ingredienti (per 4 persone)
8 carciofi
sale, pepe bianco, aglio granulato e cipolla essiccata qb
Preparazione
Mettete a scaldare abbondante acqua in una grande pentola.
Cominciate pulendo per bene i carciofi separando le teste dai gambi. Private le teste delle foglie esterne e tagliate la sommità fino at ottenere il cuore più tenero. Raschiate bene i gambi togliendo eventuali foglie con l’aiuto di un pela patate e tagliateli a pezzettini. Lavate bene cuori e gambi tagliati.
Quando l’acqua bolle, salate e immergete i carciofi, cuocendoli per 10 minuti.
Dopodichè, scolateli per bene e trasferiteli in una pentola bassa dove avrete messo un po’ d’acqua sul fondo, sale, pepe, aglio e cipolla per insaporire. Condite con le spezie anche il cuore dei carciofi.
Lasciate cuocere a fuoco lento per 3/4 ore fino a quando i cuori carciofi saranno ben teneri (aggiungete acqua se necessario in caso dovesse finire durante la cottura).
Barbabietole al forno con crema al parmigiano
Ingredienti (per 4 persone)
Per le barbabietole
6/7 barbabietole grosse (io senza pensare avevo preso quelle già cotte al vapore, che si trovano al banco frigo al supermercato)
sale, pepe, aglio essiccato e aceto balsamico qb
Per la crema al parmigiano
500 ml di latte di soia
20 gr di farina
80 gr di parmigiano
pepe nero qb
Preparazione
Preriscaldate il forno a 180° gradi. Lavate bene le barbabietole e tagliatele a tocchetti.
Disponetele su una teglia rivestita da carta da forno, condite con sale, pepe, aglio e aceto balsamico spruzzato.
Infornate per 10 minuti e poi cuocete per altri 10 in modalità grill (se partite con barbabietole crude, dopo averle pulite, lavate e tagliate, dovrete cucinarle per 30 minuti a 200° e poi finire la cottura per altri 30 minuti a 160°. Così infatti aveva fatto B. quando le avevamo preparate per la salsina al nostro compleanno).
Nel frattempo preparate la crema al parmigiano come ho fatto qui.
Disponete della crema al parmigiano sul piatto e adagiatevi sopra le barbabietole.
Io questa sera ho mangiato così in versione vegetariana.
E anche cucinato come segue.
Infatti barbabietole e carciofi possono avere altri ottimi alleati.
Il papi ha mangiato branzino all’origano al forno (versione pescetariana, anche se il papi, sottolineo, è onnivoro). Non vi posto questa ennesima ricetta del branzino dopo le ultime due recenti (in versione radicchio e uvetta).
Per questa preparazione mi sono rifatta al salmone all’origano dell’estate scorsa, solo che oggi ho cucinato il pesce al forno invece che alla griglia e in versione più light senza fette biscottate della Wasa (la dieta di famiglia infatti prosegue).
Nel piatto della mami, invece, barbabietole e carciofi sono stati accompagnati da petto di pollo alla salvia (versione carnivora, e sottolineo, anche la mami è onnivora).
Quindi per voi anche una terza ricetta oggi, un po’ insolita per Aroma di Cannella, data la dieta pescetariana della sottoscritta. Ma dato che ci sono, vi suggerisco questa preparazione velocissima ma, mi dicono, davvero gustosa.
Petto di pollo alla salvia
Ingredienti (per 4 persone)
4 petti di pollo
8 foglie di salvia fresca
sale, pepe, rosmarino e prezzemolo essiccati (noi a casa abbiamo un preparato ad hoc per carne che mi miei acquistano in macelleria. Ma non nascondo che molte volte rende gustoso anche il pesce)
Preparazione
Dopo aver lavato per bene i petti di pollo, disponeteli in padella con dell’acqua. Salate e condite con le spezie, ponendo sopra le foglie di salvia.
Cuocete per qualche minuto con il coperchio fino a quando l’acqua comincia a bollire.
Togliete poi il coperchio e ultimate la cottura fino a quando l’acqua non è completamente evaporata, rigirando i petti. Quando la carne è bella dorata e “fa un po’ di crostina”, come dice la mami, allora è pronta.