Adoro la pasta sfoglia

Sarà stato un paio di settimane ormai che avevo proprio voglia di comprare della pasta sfoglia.
La prima volta che la mia amica da Vienna, L., aveva preparato lo strudel di mele e cannella son resistita alla tentazione. Poi l’altra sera il ragazzo di K. (austriaca) ha preparato uno strudel di spinaci e formaggio da far venir l’acquolina. Che dire, in Austria ci sanno fare con lo strudel.
E io son così ceduta alla tentazione.

La cosa che più mi piace della pasta sfoglia è il suo profumo durante la cottura. Oltre al fatto che puoi farci quello che vuoi, dal dolce al salato.
Lo ammetto, non ho mai provato a prepararla e compro sempre quella già pronta. Troppo complesso. Ma magari prima o poi proverò ad impastarla.

Fatto che sta che ieri mi son decisa a comprare un rotolino di pasta sfoglia, dopo non poco tempo speso al supermercato per trovarla (era accanto a tutta una serie di preparati per la pizza – tipo la pasta per la base già pronta, le salse fresche preconfezionate con tutti gli ingredienti per la “Capricciosa” o la “Quattro stagioni”).

Ho così deciso di preparare una serie di fagottini semplici, andando di fantasia con gli ingredienti per il ripieno. Ho pensato a qualcosa di tipico italiano, dato che avevo promesso a N. (l’amico svedese delle kanelbullardi cucinare qualcosa come ringraziamento per un aiutino per un progetto all’università. Baratto ben riuscito, alla fine.

La ricetta e la preparazione sono molto semplici: la chiave del tutto è la creatività.
“Be creative” è diventato il mio motto, soprattutto quando gli amici mi chiedono consigli su cosa e/o come cucinare per cena. Mi viene da sorridere, quando ci penso, a come mi è venuto: lo chiamerei l’ “aneddoto della Spanish omelette”.

Tutto è nato scherzando con le mie coinquiline spagnole (a cui, davvero, voglio molto bene), che adorano l’omelette di patate e cipolle. Che dire, la sanno fare molto bene ed è davvero ottima!
Durante le prime settimane di permanenza in Svezia,  J. (Grecia) aveva pensato di organizzare nel suo piano una cena internazionale in modo da conoscerci tra i nuovi arrivati: ognuno doveva portare un piatto tipico del proprio paese – io, scontato, ho fatto la pizza.

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Le mie amiche dalla Spagna hanno giustamente portato la loro omelette.
La settimana dopo, per il compleanno di A. (canadese), ci siamo ritrovati tutti insieme per un’altra cena e ognuno doveva portare qualcosa.
Ancora omelette.
Infine la settimana successiva è stata l’ora della cena di piano, ancora su tema internazionale. In cucina abbiamo una lavagna e ognuno doveva appuntare il piatto prescelto, in modo da avere un’equa distribuzione tra piatti di portata e dolci.
Fatto sta che le chicas scrivono ancora una volta “omelette”.
Non sono più resista dal non farci una battuta, per cui ho appostato sulla lavagna: “Be more creative than a Spanish omelette!”.
E’ stato molto divertente il tutto. Così è nato il motto.
Alla fine, comunque, hanno cucinato omelette.

Tornando a quello che ho preparato alla fine per cena ieri sera, potete trovare come – molto banalmente – preparare dei fagottini e stuzzichini di pasta sfoglia con diversi ripieni. Tenendo come ingrediente fisso la mozzarella, mi son sbizzarrita con zucchine, pomodori e prosciutto crudo.

Ingredienti (6 fagottini)

1 rotolo di pasta sfoglia
2 pomodori
1 zucchina
1 mozzarella
100 gr di prosciutto crudo
olio d’oliva qb
1 tuorlo d’uovo

In padella grigliate le zucchine (tagliate finemente) con un po’ d’olio e aggiusta di sale. Tagliate a dadini la mozzarella e i pomodori. Sminuzzate il prosciutto crudo.
Stendete il rotolo di pasta sfoglia e ricavate sei quadrati (se la forma è circolare, ricava un rettangolo e riutilizza la pasta in eccesso per fare dei mini croissants con gli ingredienti che rimangono). Ponete al centro della pasta un po’ di mozzarella e farcite a piacere con i pomodori, le zucchine e il prosciutto crudo. Io ho tenuto da parte un po’ di ingredienti e ho preparato una mini insalata come contorno.
Chiudete i fagottini incrociando le quattro punte del rettangolo di pasta e spennellate con il tuorlo d’uovo sbattuto.
In forno preriscaldato 180° per 25 minuti.

Fatto.

Se avete un po’ di vino bianco, direi che può andare.

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