Navigando sul Web ho pescato un Torskfilé

Quando sono nervosa, devo cucinare.
Quando mi sento stressata, devo cucinare.
Quando ho bisogno di una pausa, devo cucinare

Non so voi, ma mettermi ai fornelli è un ottimo anti-stress. Soprattutto nel weekend mi viene utile, quando, come in questi giorni, sono sotto esami. Giusto per evitare lo “sclero”.

Oggi è stata una giornata proprio improduttiva: ho impiegato un sacco di tempo per leggere un sacco di cose, troppe cose, mille cose e molte di queste non mi serviranno a breve termine. Almeno non per l’imminente scadenza di mercoledì.
Sono alla prese con una proposta per un progetto di ricerca, una simulazione in vista dell’esame di “Theory of science and research methodology”.
Obiettivo: dimostrare la padronanza delle metodologie di ricerca sociale. Il mio pane quotidiano, per capirsi.
Adoro la ricerca sociale. Davvero. Soprattutto se mi tuffo nel mondo dei cosiddetti “nuovi media”, di Internet, Web 2.0 eccetera eccetera (qui brevemente mi son già presentata). E il bello (o forse il brutto, ahimè?)  è che mi prende talmente tanto che spesso mi perdo nei meandri della rete. Non intendo in questo modo dire che ogni due secondi mi ritrovo su Facebook, presa dall’ansia di perdermi l’ultima notizia. Perdo proprio la bussola navigando il Web: ogni articolo che leggo, o pagina che visito, mi dà spunti per mille altre ricerche. Partendo dalla blog content analysis sono finita sul sito della pagina dei dottorati dell’università di Amsterdam. No, non ci ho pensato subito ai coffeshops.
Fatto sta che la concentrazione se n’è andata presto e con essa pure la voglia e i buoni propositi di studio.
Nemmeno una bella corsa all’aria aperta mi è servita.
Per cui mi son trasferita in cucina a spadellare. Avevo proprio voglia di cucinare qualcosa di particolare. Sicché dal freezer ho pescato un torskfilé, filetto di merluzzo in svedese. Poi c’erano gli asparagi verdi: sul banco della verdura al supermercato erano così carini che non ho resistito. Ed era pure da una vita che non li mangiavo.

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Quindi perché non preparare un bel torskfilé in crosta al forno con asparagi?
A casa spesso cucino il pesce in crosta, ossia sbriciolo del pane a fette e unisco olio di oliva, sale e prezzemolo. Tuttavia questa volta ho optato per una variante svedese: il knäckbröd, una sorta di cracker, pane croccante. Davvero ottimo con la marmellata di fragole per colazione.

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Ingredienti (2 persone)

Per il pesce
400 gr di torskfilé
3 pezzi di knäckbröd
olio di oliva qb
sale qb
pepe nero in grani

Per gli asparagi
500 gr di asparagi verdi
30 gr di burro (senza lattosio)
uno spicchio d’aglio
pepe nero in grani

Preparazione

Accendete il forno a 180°.
Lavate il torskfilé sotto acqua fresca corrente, disponetelo su una spianatoia e asciugalo.

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Sbriciolate grossolanamente il knäckbröd, trasferitelo su una ciotola e unite olio d’oliva, salate e pepe in grani e mescolate bene.

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Ungete una teglia di vetro con l’olio, disponete il torskfilé e distribuite uniformemente l’impanatura e infornate per 30 minuti.

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Nel frattempo passate al contorno. Lavate gli asparagi sotto acqua corrente fresca, tenendo le punte verso il basso. Tagliate le estremità dei gambi e con uno sbuccia patate pelate la buccia più dura.

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Tagliate a rondelle il gambo fino a 3 cm dalla punta.
In una padella sciogliete il burro con uno spicchio d’aglio e cuocete per dieci minuti gli asparagi in tocchetti senza le punte, che aggiungerete solo successivamente e cuocerete per altri 10 minuti. Se il burro dovesse asciugarsi troppo, aggiungete un po’ d’acqua calda.

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Tosta un paio di fette di pane, che va sempre bene. E buon appetito!

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