Ecco, quasi un’altra settimana è passata dall’ultimo post. Neanche si vede che la vecchia vita universitaria pre-Erasmus è ricominciata.
In Dipartimento da mattina alla sera alle prese con la tesi, mille cose da fare anche per l’inizio dei nuovi corsi.
In più questa settimana sono cominciati ad arrivare i nuovi studenti del programma Erasmus, quindi fuori tutte le sere per la settimana di accoglienza.
Ma non mi lamento. Sono felice e mi sembra di essere tornata al clima svedese, ai nuovi amici che si conoscono ogni giorno, all’inglese che (e dico finalmente!) torna ad essere la lingua principale delle conversazioni quotidiane, assieme agli sms, ai messaggi, alle chiamate.
E a quest’ultimo proposito farei un appunto, dato che ci sono.
Mi ero scordata (e non me ne dispiaceva per quello) di com’era parlare in inglese in Italia. Tutti che ti fissano dall’alto al basso come fossi un marziano. Incredibile. Penso capiti in pochi paesi.
Martedì sera ho portato ad un concerto live una bella combriccola Germania-Spagna-Repubblica Ceca. Poi ci siamo spostati in un bar e dico, incredibile, dei ragazzi seduti al tavolo a fianco al nostro continuavano a guardarmi (e in generale, guardarci) male perché non parlavamo italiano. Io non so che dire.
Proprio ieri ne parlavo durante una pausa fika (con solo un decaffeinato purtroppo) con un amico, anche lui stato in Erasmus in Spagna qualche anno fa. Lo shock culturale inverso del ritorno si fa proprio sentire in questi casi , ma, come dice lui, poi finisci con il riabituarti – per forza – a com’era tutto prima di partire.
Comunque, bando a riflessioni – ma dico “dovute” perché alla fine son venute fuori proprio spontaneamente anche se non pensavo di averne il tempo e l’ispirazione – visti i molti impegni della trasferta, ho chiaramente poco tempo per il blog.
Naturalmente io continuo a sperimentare e fare i miei pasticci, ma dato che il tempo è poco mi è venuto in mente di inaugurare una nuova rubrica accanto a quella di “In Cucina con Ombrina” (che ora ha una etichetta nella home page assieme alle sezioni “About me” e “Ricette“): Ricette Flash.
Perché si sa, di tempo gli studenti – così come i lavoratori – ne hanno sempre poco, ma ciò non vuol dire rinunciare al gusto e a qualche buon piatto!
Dunque, ad esclusione di questo primo post che alla fine è venuto fuori lungo come gli altri, brevità, essenzialità, concisione e la sola immagine finale del piatto, saranno i semplici ingredienti che accompagneranno questa nuova rubrica.
Questa volta è il turno di un altro piatto di pesce.
Mi mancava la cannella, terribilmente, e dato che non posso sfornare dolci per un altro pochino, ho deciso di provarla con la platessa. E che dire, da leccarsi i baffi!
Per non parlare del delizioso profumino che ha aromatizzato la cucina!
Quindi….FLASH!
Filetti di platessa alla cannella e pomodorini
Ingredienti (per una persona)
200 gr di filetto di platessa
8 pomodorini
1 tsp di cannella
sale
Preparazione
Lavate bene i filetti di platessa e poneteli in una pirofila ricoperta di carta da forno.
In una ciotola ponete i pomodorini tagliati a pezzetti con la cannella e il sale. Mescolate e lasciate macerare finché il forno non raggiunge la temperatura (180°).
Ponete i pomodorini con il sughetto sui filetti e cuocete in forno per 25 minuti.
Flash!